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L'ISOLA - Arco dellelefante

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L'ISOLA

PANTELLERIA

Pantelleria

Le Contrade Contadine:
agglomerati di dammusi con annesso giardino d'agrumi protetto da particolari costruzioni circolari in pietra chiamati Jardini, le undici contrade disseminate su tutto il territorio, conservano ancora il nome originale arabo come Khamma, Rekhale, Gadir, Bukkuram, Bugeber.
Un breve giro per le contrade
Nicà:

le sorgenti termali di Nicà sgorgano fra gli scogli della riva mischiandosi subito con l'acqua del mare. Hanno una delle virtù terapeutiche, come quelle di Gadir, Sateria e Scauri. Nelle vicinanze si trovano piccoli depositi di zolfo, incrostazione di silice idrata e di allume. La temperatura dell'acqua si aggira tra 85°C e 100°C.

La Piana di Ghirlanda: considerata il giardino dell'isola, è una pianura fertilissima riparata dai venti e circondata da vulcani, in un boschetto di lecci una necropoli bizantina scavata nella roccia. L'architettura rurale dei muretti a secco che disegnano, a gradoni, i declivi dei vulcani.

La Macchia Mediterranea del Khagiar: un'antica colata lavica lunga 3 km, ricoperta da una rigogliosa vegetazione di mirto, corbezzolo, lentisco ed erica, che cresce fitta e bassa, forgiata dal vento; sono presenti numerose colonie di conigli selvatici e diversi esemplari della rara tartaruga greca

Il Lago Specchio di Venere:
è un bacino lacustre situato nella parte Nord dell' Isola ed occupa il fondo di una depressione di origine calderica. Il livello delle sue acque è mediamente di 2 metri sul livello del mare ed è alimentato sia dalle sorgenti termali che dalle piogge, infatti nei periodi di scarsa piovosità la sua superficie si riduce lasciando a secco la fascia marginale poco profonda e ricca di fango
nero-verdastro, dovuto a depositi di alghe termofile, dal caratteristico odore di zolfo che viene utilizzato, per uso terapeutico, sulla pelle. Il lago ha una profondità massima di 12 metri. Le sorgenti che alimentano il Lago sono quasi tutte concentrate sulla sponda Sud ed hanno una temperatura variabile tra i 40°C e i 50°C.
Il giro dell'isola in barca:
Da non perdere assolutamente, con visita alle numerose grotte marine, qualche volta maestose come cattedrali, dove all'interno l'acqua riflette colori che vanno dal blu intenso al verde smeraldo.
Le soste balneari lungo la costa:
Karuscia, Campobello, Kattibuali, la riparata cala Cinque Denti, il Laghetto delle Ondine,le sorgenti termali della Cala Gadir e poi, cala Tramontana, il Faraglione e cala Levante. Un cenno a parte per l'incredibile Arco dell' Elefante, che è il monumento naturale dell'isola. Si continua con cala Rotonda, la Balata dei Turchi, dove è ubicata l'antichissima cava di ossidiana, Nicà, dove le sorgenti termali arrivano quasi a 100 gradi e ancora, Scauri, l'antico approdo romano e la grotta termale di Sateria. Suvaki, Punta Fram, dove le colate laviche hanno plasmato fantastiche sculture naturali, Mursia e cala del Bue Marino
Balata dei Turchi:
si tratta di un grande e levigato lastrone di roccia lavica che degrada sul mare, circondato da imponenti scogliere a strapiombo, alte fino a 300 metri. Le recenti ricognizioni archeologiche hanno dimostrato che la zona fosse frequentata dall'uomo già 7000 anni fa per l'estrazione dell' ossidiana. Inoltre, per chi navigava per il mediterraneo, era (e rimane tuttora) un ottimo punto riparato dalle improvvise tempeste. . Alla Balata dei Turchi, la tradizione vuole che sia sbarcata, dopo un naufragio, l'icona della Madonna della Margana.
Dietro l'Isola:
nella parte sud dell' isola una pineta (pini d'Aleppo, pini marittimi e querce) che sfida la roccia a strapiombo fino al mare; un' esplosione di profumi aromatici. E' la continuazione del bosco della Montagna Grande.
Gadir:
Queste sorgenti termali sono conosciute ed apprezzate fin dall'antichità. Infatti la località dove sorgono, Gadir, è un nome di origine semitica che significa "luogo protetto". Furono proprio i Fenicio-Punici che per primi cominciarono ad apprezzare le qualità terapeutiche di queste acque. Recenti studi inoltre hanno stabilito che il probabile stabilimento termale sia stato coperto da un crollo di origine vulcanica. Le piccole vasche esistenti scavate nella roccia, si dice che siano il resti dell'antico impianto. Le sorgenti seguono un percorso che dall'alto scende verso il mare e le acque vengono catturate in queste piccole vasche. Le acque delle sorgenti, particolarmente dolci ma ricche di sali minerali, servono per curare soprattutto artrosi e reumatismi in genere ed hanno una temperatura non costante che va dai 39°C fino a raggiungere i 50°C. Sulle pareti delle vasche nasce una particolare qualità di alga che viene usata con molta efficacia per curare sinusiti, raffreddori e
piccoli problemi alle vie respiratorie.
Le Favare:
sono getti di vapore d'acqua che possono raggiungere anche i 100°C e che fuoriescono da fessure della roccia ad intermittenza, accompagnati qualche volta da emissione di anidride solforosa e da acido solfidrico. Le rocce alterate dai gas acidi e dal vapor d'acqua caldo hanno assunto nelle vicinanze delle bocche un color rossastro-mattone, visibile già da lontano. Il vapore a contatto con l'aria più fredda si condensa in goccioline d'acqua che, con un primitivo sistema di canalizzazione, viene raccolta in piccole vasche scavate nella roccia ed utilizzata per abbeverare gli animali da
allevamento.
La grotta di Sateria:
è conosciuta fin dall'antichità per la qualità delle sue acque termali. Recenti studi la fanno identificare con la omerica grotta di Calipso, nell'isola di Ogigia. Al suo interno sgorgano sorgenti d'acqua calda ad una temperatura di circa 40°C che confluiscono in tre vasche.Il nome Sateria deriva dal greco "Soterìa" e significa grotta della salute.
La sauna:
nella contrada Sibà, in località di Benikulà, lungo il costone di Montagna Grande si trova questa grotta naturale aperta in una grande faglia e divisa, fin dall'età antica, da muretti artificiali in due vani. Quello esterno il frigidarium, con la vista sulla grande piana di Monastero, circondato da sedili di pietra e quello interno più piccolo, in cui da una spaccatura profonda, ad intermittenza arriva vapore d'acqua intorno ai 38°C. Questa emissione è utilizzata come una vera e propria sauna naturale dai panteschi e dai turisti per curare i dolori reumatici.
Margana:
In località Margana sorge l'omonimo santuario, dov' è custodita l'immagine della Madonna della Margana, protettrice dell'isola di Pantelleria e dei suoi abitanti. Il dipinto risale all'857 e pare che sia arrivato a Pantelleria per mezzo dei monaci del cenobio del Patirion, con i quali i basiliani di Pantelleria erano in contatto, per nasconderlo dalle numerose scorrerie piratesche che alll'epoca infestavano le coste calabresi
Il Parco Naturale della Montagna Grande:
con i suoi 836 metri, è per decine di chilometri, il punto più alto del Mediterraneo Centrale. Questa caratteristica l'ha resa strategicamente importante: dalla sua cima si poteva controllare tutto il movimento che avveniva nel tratto di mare che collega l' Africa all' Europa. E' per questo motivo che Pantelleria fu probabilmente abitata fin dal mesolitico. Gli Arabi ne riconoscevano la possibilità per meglio innalzarsi verso Allah, così essa viene considerata Montagna Sacra e chiamata Sciaghibir: grandiosa, eccezionale, meravigliosa. Ricoperta da boschi e foreste di lecci e di pini, con specie botaniche singolari ed uniche, la Montagna Grande è il cuore della Riserva Naturale Orientata dell' Isola di Pantelleria. Inoltre questo parco naturale è l'unico in Europa dove nidificano due graziosi e coloratissimi uccelli: la Cinciarella Algerina e il Beccamoschino. Notevole il panorama sul Canale di Sicilia e al tramonto spettacolare la vista della costa africana.



 
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